lunedì 30 luglio 2012

POLPETTE DI CARNE


Quella di oggi è una ricetta piuttosto classica, di quelle che piacciono a tutti....a tutti i carnivori almeno!!
Non friggiamo nulla, lavoriamo con calma ingredienti buoni e semplici per ottenere uno dei piatti domenicali per eccellenza, le polpette col sugo.
Il marito oggi le ha trovate pronte in frigorifero, solo da scaldare.....conferma che sono buone anche il giorno dopo!!

Cosa ci serve:

  • 800 gr di macinato di manzo
  • una cipolla
  • uno spicchio d'aglio
  • un bicchiere di vino bianco
  • un mazzetto di prezzemolo tritato
  • due uova
  • pangrattato
  • olio EVO
  • un barattolo di concentrato di pomodoro
  • 100 gr di parmigiano grattuggiato
  • sale e pepe
In una casseruola antiaderente( io uso quelle di ceramica, più sane e più resistenti), facciamo sciogliere un paio di minuti la cipolla tritata con un goccio d'olio.
La trasferiamo nel boccale del frullatore insieme all'aglio e la facciamo diventare una cremina( così non avremo i pezzi nel risultato finale).
Nella casseruola, non serve pulirla, mettiamo il macinato e lo facciamo cuocere mescolandolo in modo che non faccia grumi, sfumiamo col vino e proseguiamo finchè si asciuga.
Aggiungiamo la crema ci aglio e cipolla e mescoliamo bene.
Lasciamo raffreddare e trasferiamo tutto in una ciotola.
Uniamo le uova, il parmigiano, il prezzemolo, sale e pepe, una manciata di pangrattato e mescoliamo bene, se risulta troppo molliccio aggiungiamo altro pangrattato.

Dovremo riuscire a fare delle palline morbide ma che non si sfaldano, usiamo le mani per mescolare in modo di amalgamare tutto per bene.

Prepariamo una ciotolina con del pangrattato dove far rotolare le nostre polpette.

Nella stessa casseruola di prima(comodo no? un'unica pentola) versiamo il concentrato con un giro d'olio EVO e accendiamo il fuoco, mano a mano che le polpette prendono forma le passiamo prima nel pangrattato e poi nella pentola col sugo.

Mettiamo il coperchio e faciamo andare per 10 minuti, senza mescolare, al massimo aggiungiamo un bicchiere d'acqua se il sugo si addensa troppo.

Dobbiamo fare attenzione a non rompere le polpette, sono piuttosto tenere.

Gnam!! Buon appetito a tutti i Poldo.....

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venerdì 27 luglio 2012

CIPOLLINE IN AGRODOLCE


In primavera ho seminato delle cipolline, il raccolto è stato piuttosto scarso, un po' perchè ho passato le giornata ad infilare le dita sotto terra per vedere se crescevano, un po' perchè Candy, il nostro cane, pensava fosse un'autostrada e non un aiuola, un po' perchè Grisù, uno dei miei furetti, trovava interessante il sapore delle foglie di cipolla (immaginatevi un furetto con l'alito da cipolla....), formiche che si son rubate i semi etc...

Alla fine mi sono trovata con una manciata di cipolline ed ho deciso di farle in agrodolce con l'aggiunta di qualche spezia, noi le abbiamo mangiate subito ma l'ideale è invasarle e farle riposare poi un mesetto nei vasetti im modo da far amalgamare bene i sapori.

Ingredienti:
cipolline pulite e sbucciate
zucchero integrale di canna( o bianco se preferite)
sale
cannella
chiodi di garofano
olio EVO

Mettiamo a bollire una pentola con 1/2 acqua e metà aceto
quando bolle uniamo lo zucchero, 200 gr ogni litro di aceto che avrete usato, una stecca di cannella e qualche chiodo di garofano.
Mescoliamo e quando riprende il bollore uniamo le cipolline, le facciamo bollire 5 minuti.

A questo punto possiamo:
CONSUMARE SUBITO mettendo le cipolline in una ciotola, condirle con sale ed olio e farle riposare in frigo almeno un paio d'ore.

CONSERVARLE eliminando cannella e chiodi di garofano, mettendole nei vasetti dove aggiungeremo un pizzico di sale, un nuovo pezzetto di cannella ed un paio di chiodi di garofano per vaso, riempiamo di olio EVO, tappiamo bene e facciamo sterilizzare 25/30 minuti.

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giovedì 26 luglio 2012

CONSERVA DI POMODORO


Il nostro orticello è in un periodo di sofferenza, dopo la peronospera, che non abbiamo debellato ma solo limitato, è arrivata una bella grandinata che ha fatto strage di verdure.....compresi i sovrani dell'orto, i miei pomodori.
Riusciamo comunque a mangiarne qualcuno ogni giorno, ieri li ho utilizzati per fare un po' di passata, giusto due vasetti da 125 ml.
La mia produzione non ricorda neanche lontanamente quella dei nonni materni, intere giornate a raccogliere, lavare, bollire pomodori, tutti in cortile, ognuno col suo compito, e poi la magica salsa finiva dentro i vasi da un litro del succo di frutta.

Nel mio caso bastano un pentolino ed un frullatore ad immersione.....pochi minuti di preparazione, un po' di pazienza per la cottura.
Si perde la magia.......ma se annusiamo dalla pentola che bolle qualcosa ci torna in mente!!

Ah.....non vi azzardate a fare la conserva di pomodoro con i pomodori del supermercato.....trovatevi un contadino, di quelli veri, che vi accompagni a raccogliere i frutti più maturi direttamente nel campo...se la materia prima è scarsa non vale la pena nemmeno iniziare...con i pomodori comprati il profumo sparisce....

Iniziamo:

  • pomodori ( i migliori sono i san marzano....io ci ho aggiunto dei cuore di bue ma anche i ciliegini o i piccadilly fanno il loro dovere) maturissimi e sani
  • basilico, qualche foglia lavata e asciutta
  • sale
  • olio extravergine di oliva.


Laviamo bene i pomodori e li tagliamo a metà.
Con le mani li strizziamo leggermente per fare uscire i semi, qualcuno rimarrà ma non importa.
Li mettiamo dentro la pentola ed accendiamo il fuoco, basso.
Inizieranno a perdere l'acqua e a sfaldarsi, li teniamo mescolati per qualche minuto.
Con un frullatore ad immersione li frulliamo, senza toglierli dalla pentola (così evitiamo passaverdure e altri attrezzi), semi e buccia fanno bene e non li sprechiamo.
Contiuiamo a cuocere finchè la passata si addensa, sempre piano piano e mescolando ogni tanto.

Verso la fine della cottura aggiungiamo un po' di sale, rimaniamo scarsi...faremo sempre a tempo a metterne altro quando useremo la conserva.

Iniziamo ad invasare la conserva bollente, mettendo in ogni vasetto una foglia di basilico ed un goccio d'olio EVO, riempiamo fino a sotto il tappo, chiudiamo bene e mettiamo i vasi a testa in giù finchè si raffreddano.

Una volta freddi se non hanno fatto il vuoto li mettiamo a sterilizzare in acqua per 15/20 minuti.

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lunedì 16 luglio 2012

FOCACCIA INTEGRALE POMODORINI E CIPOLLA

Ieri ho passato la giornata in cucina,un po' perchè almeno la domenica mi piace preparare un pranzo "primo secondo e contorno", un po' perchè una grandinata mi ha devastato l'orto e non ho avuto il coraggio di approfondire i danni...e un po' perchè avevo una gran voglia di impastare.....e quindi la focaccia!!
Ho fatto un impasto da 800gr di farina, ne ho ricavato la focaccia e una bella pagnottona morbida.
Per panificare servono tempo e pazienza.
Guardo sempre i robot da cucina....mio marito mi chiede"lo vuoi?" ma se impasta lui io che faccio?
Impasto per scaricare lo stress, per sciogliere le spalle, per sentire il profumo del lievito e della farina....
Quindi per impastare,lievitare e cuocere una focaccia il primo ingrediente è mezza giornata di tempo....e un po'.

500gr di farina manitoba
300gr di farina integrale
50 gr di semi misti(girasole zucca...)
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaino di malto d'orzo
500gr di acqua
Un pizzico di sale
Olio EVO
pomodorini
cipolla

In una scodella mettiamo il lievito,il malto,due cucchiai di farina e tanta acqua quanto basta a creare una pastella liquidina, sciogliamo tutto bene e lasciamo lievitare mezz'ora.

Prepariamo sulla spianatoia il resto delle farine già mescolate ai semi ed al sale e facciamo la fontana al centro.

Aggiungiamo il lievitino che sarà tutto schiumoso,un cucchiaione di olio ed iniziamo ad impastare aggiungendo l'acqua un po' alla volta.

Ora dobbiamo andare avanti ad impastare finchè avremo un palla morbida,elastica e liscia e non ci sarà più farina sulla spianatoia, la pasta va massaggiata e sbattuta per almeno 10/15 minuti, ininterrottamente.

Poi la metteremo a lievitare coperta da un canovaccio bagnato per due ore.

Con questa dose vengono 3 focacce grandi come una pizza ognuna,oppure una bella focaccia grande quanto tutta la leccarda del forno e bella alta....io ho usato 1/3 della pasta per fare la focaccia ed il resto per una pagnotta...scegliete voi!

Ungiamo la teglia che inforneremo con un giro di olio, diamo un'impastata veloce alla pasta lievitata e la stendiamo sulla teglia allargandola usando le dita, quando avrà lievitato ancora un po' possiamo stenderla ulteriormente.
Quando ci sembra ben stesa la ungiamo ancora un po' in superficie, la copriamo col canovaccio di prima per altre due ore.

Nel frattempo tagliamo la cipolla a rondelle sottili e i pomodorini a metà.

Prima di infornare distribuiamo cipolla e pomodorini sulla focaccia.

30 minuti a 180 gradi.

Se fate anche il pane ricordatevi di aggiungere una ciotolina d'acqua in forno.


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giovedì 12 luglio 2012

TORTA SALATA CON VERDURE


Una torta con un impasto morbido,dove possiamo aggiungere tutto quel che ci piace...ogni tipo di verdura,formaggio o salumi a cubetti.
Il risultato è soffice, possiamo fare dei muffin salati con lo stesso impasto, possiamo tagliarla a metà e farcirla con una mousse di prosciutto o salmone o mozzarella e pomodoro.
Io ho utilizzato solo verdure del mio orto ma per chi ha fretta va bene anche una busta di verdure grigliate o un mix precotto, pensate ad un abbinamento tipo prosciutto e piselli,o solo patate, con gli spinaci, alle cipolle, peperoni e salsiccia....insomma ci sta davvero qualunque cosa.
Non servono attrezzature, basta una frusta.
Buona anche il giorno dopo, fredda.

Iniziamo con gli ingredienti:
180gr di farina 00
una bustina di lievito(istantaneo,per dolci o torte salate,è lo stesso)
3 uova
120gr di latte
100gr di parmigiano grattuggiato
1dl di olio extravergine di oliva
3 uova
spezie a piacere
sale
300gr circa di verdure a scelta

In una casseruola cuociamo al dente le nostre verdure,tagliate a pezzetti piccolini,le mie erano grattuggiate.
Ho usato patate,costa,carota,zucchina,un po' di basilico e prezzemolo.
Intanto prepariamo in una ciotola la farina con il lievito, a parte sbattiamo leggermente le uova con il latte e l'olio, uniamo alla farina mescolando,aggiungiamo il formaggio, sale e spezie, e le verdure ormai tiepide.
Prepariamo uno stampo da torta o da plum cake imburrato e infarinato, il forno a 180gradi, versiamo l'impasto nello stampo e inforniamo per almeno 25 minuti.

Utile per far mangiare le verdure ai bambini....ed ai grandi anche!!


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mercoledì 11 luglio 2012

BRIOCHES INTEGRALI

Ricetta brioches integrali

Ho cercato, con i mezzi a disposizione, di fare in casa le brioches grancereale.
Quelle industriali sono dei panetti dolci con farina ai cereali, gocce
di cioccolato e scagliette di mandorle.
Le mie hanno invece farina integrale, un mix di semi fatto di
girasole, zucca, lino e non mi ricordo l'altro, malto d'orzo e niente
zucchero.
Avevo pochissime gocce di cioccolato che mi sono bastate per fare un
solo panetto, il resto dell'impasto è diventato briochine alla
marmellata di albicocche ( fatta in casa, ovvio).
Ricordano un po' le brioches integrali al miele dell'autogrill....

Iniziamo:
Dose per 10/12 briochine
200gr di farina integrale
100gr di farina 00 (più un po' se la pasta risulta troppo morbida)
mezzo cubetto di lievito di birra
50 gr di malto d'orzo( o di zucchero se preferite)
100 ml di latte
70 gr di burro sciolto e freddo
30 gr di semi misti
tre tuorli d'uovo
un pizzico di sale
gocce i cioccolato
marmellata a piacere o miele

Prepariamo le farine in una ciotola, mescolate tra loro e con un buco al centro.
A parte sciogliamo il lievito in meta' del latte con un cucchiaino di
zucchero, lo versiamo al centro della farina.
mescoliamo con una frusta, aggiungiamo due tuorli, il resto del latte,
il malto (o zucchero), il sale, i semini ed alla fine il burro.

Iniziamo ad impastare a mano fino ad avere una palla liscia e morbida,
se appiccica aggiungiamo un po' di farina.
Quando diventa elastica ed omogenea la rimettiamo nella ciotola a
riposare, almeno un'ora, meglio due, coperta da un panno, al
calduccio.

La riprendiamo, sgonfiamo e diamo un'altra impastata veloce, poi possiamo
> staccare dei pezzetti da appallottolare aggiungendo le gocce di cioccolato
>stendere con un mattarello la pasta in un rettangolo alto mezzo cm, ritagliare dei triangoli, farcire con un cucchiaino di marmellata ed arrotolare

mettiamo i nostri panetti o briochine sulla teglia del forno coperta
con la carta, li lasciamo lievitare un'ora e mezza.

Prepariamo il forno a 180 gradi.
Prima di infornare spennelliamo, piano piano per non sgonfiare tutto,
la superficie con l'ultimo tuorlo sbattuto.

Inforniamo per 20/25 minuti.

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martedì 10 luglio 2012

PESTO DI CATALOGNA

Ho piantato nell'orto delle coste e della catalogna, di solito si stufano insieme e si mangiano come contorno,purtoppo però le coste non riesco proprio a mangiarle...lo vorrei tanto ma non posso raccoglierle.
I passeri.....affamati scrocconi, hanno passato l'inverno grazie ai semini che ho sparso ed alle crocchette rubate al cane....ora ho una ventina almeno di passerotti belli grassi che svezzano i figli con le mie coste...ed io non riesco ad usarle...
Potrei mettere la retina per proteggerle,poi però vedo quegli uccellini appena usciti dal nido che svolazzano nell'orto....insomma, come detto non ho le coste e devo usare la catalogna da sola.

Ho fatto una specie di pesto che ho usato per condire dei tortellini ma che credo starebbe molto bene in una lasagna con un po' di besciamella.

Ingredienti:
Cicoria catalogna
Cipolla
Parmigiano
Olio extra vergine d'oliva

Prepariamo una pentola dove far bollire dell'acqua, tuffiamo la catalogna lavata e tagliata e pezzettoni, bastano due minuti,la recuperiamo e la trasferiamo in una padella con della cipolla tritata,un goccio d'olio e un po' d'acqua.
La facciamo stufare per circa 10 minuti, senza farla diventare troppo molliccia.

Nel frattempo prepariamo il parmigiano tagliato a pezzetti o grattuggiato, quanto decidetelo voi...più ne mettete più spezzerà il sapore amaro della cicoria.

Quando la catalogna si è freddata la versiamo nel bicchiere del frullatore con il parmigiano ed un altro goccio di olio.

Frulliamo,io ho lasciato le dimensioni abbastanza grandi ma potete rendere il vostro pesto di catalogna liscio come una crema.....ogni tanto assaggiate per vedere se serve un po' di formaggio ancora.
Io non ho messo sale,fate voi.

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AMARENE AL VINO RABOSO

Questo è un esperimento, non ho cotto nulla, ho cercato di unire le amarene della Val di Zoldo con il vino Raboso Piave che produce il mio papà nella campagna trevigiana, a Salgareda.

Le origini di mio marito mescolate con le mie.....interessante,no?

Quindi:
Amarene pulite,mature ed integre con il picciolo tagliato a mezzo centimetro dal frutto,
Cannella in stecca
Chiodi di garofano
Zucchero grezzo di canna
Vino rosso corposo

Nei vasetti da 250ml mettiamo un pezzetto di cannella ed un chiodo di garofano, riempiamo bene con le amarene senza romperle,un cucchiaio di zucchero, copriamo tutto con il raboso di papà....ma questo lo ho solo io......cercate un bel vinone serio....di quelli che colorano le labbra...
Chiudiamo bene il tappo e mettiamo a sterilizzare per 20/25 minuti.
Aspettiamo un mesetto almeno prima di aprire......
Ho fatto solo due vasetti......quasi me ne pento, credo che all'apertura assaggeremo qualcosa di interessante!!


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lunedì 9 luglio 2012

MARMELLATA DI AMARENE

Confettura di amarene e vaniglia

Altra produzione con i frutti della Val Zoldana, ho provato ad aggiungere della vaniglia alla marmellata, la casa si è inebriata di profumo di biscotti,crostata...sembrava di essere in una pasticceria.

Ho scritto vaniglia e non vanillina....la prima è il frutti di un'orchidea, vengono venduti i baccelli all'interno di provette in vetro o plastica che mantengono l'aroma, la seconda è una porcheria sintetica ottenuta con l'utilizzo di formaldeide o da scarti industriali.
Quella che prendo io è vaniglia bourbon biologica sottovetro.

Apro una parentesi:
Se vogliamo farci in casa lo zucchero vanigliato basta incidere un baccello di vaniglia e dimenticarcelo dentro al barattolo dello zucchero.
Quando lo zucchero finisce si rabbocca senza togliere il baccello.

Veniamo alla ricetta con gli ingredienti:
900gr di amarene già pulite e snocciolate
450gr di zucchero
un pezzetto di limone
Mezzo baccello di vaniglia inciso sulla lunghezza.

Mettiamo tutto in una casseruola col fuoco al minimo e teniamo mescolato, a lungo,io ci ho messo quasi due ore...le mie amarene erano tutto succo.
Ho dovuto schiumare un paio di volte,consiste nel togliere con un mestolo forato la schiumina bianca che si forma in superficie.
Ho lasciato i pezzettoni,se preferite potete rendere tutto omogeneo con un frullatore ad immersione.
Quando versando un cucchiaio di marmellata su un piattino non colava da tutte le parti ho visto che era il momento di invasare.
Barattoli sempre pulitissimi e coperchi nuovi e si invasa la marmellata ancora bollente.
Sono venuti due barattoli da 125ml ed uno da 250ml.
Messi a testa in giù finchè si sono raffreddati.

Ho scelto di usare i vasetti da 125ml per consumarli a colazione così no rimango aperti a lungo,quelli da 250sono invece adatti per farcire una crostata di medie dimensioni....ovvio che se siete divoratori di marmellata o avete una famiglia numerosa è conveniente usare barattoli di dimensioni maggiori.

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AMARENE SCIROPPATE

Amarene o marasche oppure visciole, sono tanto speciali da meritare ben 3 nomi.
Vengono dal giardino zoldano dei suoceri,aria pulita e fresca,niente pesticidi.
Questa è la ricetta di una volta,senza cottura e senza troppo zucchero, ammodernata aggiungendo la sterilizzazione finale perchè noi, come già detto, amiamo gli animali ma non batteri e tossine.

Ho utilizzato:
circa 400 gr di amarene con il picciolo e il nocciolo
Altre 4 amarene(poi vi spiego perchè)
Due cucchiai di zucchero grezzo di canna
Mezzo limone biologico

Prepariamo due vasetti da 250ml con i loro tappi ed anche due gabbiette di plastica per tenere fermo il contenuto,va tutto lavato in acqua bollente e fatto asciugare.
Laviamo le amarene tagliando il picciolo a mezzo centimetro,controlliamo che siano perfette,mature,sode,buccia intatta.
Mangiamo le 4 amarene " di scorta", prendiamo i noccioli e li rompiamo, dobbiamo recuperare la mandorlina interna,va bene anche rotta, e ne mettiamo due per vasetto.
Riempiamo i vasetti con le amarene asciutte,le pigiamo un po' senza romperle.
Aggiungiamo lo zucchero, una spruzzata di succo di limone e la gabbietta.

Tappiamo bene e via a sterilizzare per 15 minuti.
Aspettiamo un mese almeno prima di consumarle.
Come usarle?
Sul gelato, per fare la famosa torta della Foresta Nera, snocciolate dentro un plum cake.....

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domenica 8 luglio 2012

MARMELLATA DI RIBES

Ieri siamo stati in Val di Zoldo, a prendere il fresco, a fare una passeggiata con Candy, il nostro cane, e a raccogliere un po' di amarene e ribes nel giardino dei genitori di mio marito.
Iniziamo con i ribes...le amarene sono ancora " work in progress".

Specifichiamo che per fare la marmellata serve sempre frutta pulita e sana, i frutti vecchi e che iniziano a marcire che certi negozianti cercano di rifilarci a basso costo per farci confetture lasciamoli a loro...muffe, batteri...io non li mangerei!!!
Personalmente faccio le conserve solo con la frutta e verdura di casa(nostra o altrui) che sia cresciuta naturalmente,senza pesticidi...se dovessi comprare la frutta produrrei marmellate costosissime e se usassi materie prime trattate mi converrebbe andare al supermercato dove con meno di 3€ trovo confetture biologiche senza zucchero.

Quindi:
frutta matura ma fresca
vasetti puliti ed asciutti
coperchi nuovi

Per 600gr di ribes già puliti e senza rametti aggiungiamo in una casseruola 350 gr di zucchero ed un pezzetto di limone.

Li facciamo andare a fuoco basso mescolando con un mestolo di legno, questa volta non ho dovuto mai schiumare.
Dopo un'oretta una cucchiaiata di marmellata messa a raffreddare su un piatto si è addensata al punto giusto ed ho invasato.

Vasetti a testa in giù finchè si sono raffreddati, ricordatevi a questo punto di verificare il vuoto con il clic-clac del tappo.
Sono venuti due vasetti da 125ml ed un po'....per le esigenze immediate!

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venerdì 6 luglio 2012

SPAGHETTI DI FARRO ZUCCHINE ED ALICI

Velocissima,pochi ingredienti.
Io ho usato una pasta di farro semintegrale biologica,speciale,un po' ruvida, potete comunque usare quella che preferite,meglio un formato lungo.

Per due persone
INGREDIENTI
160 gr di pasta
Una zucchina grande
10 filetti di alici(sottolio o dissalate,scegliete voi)

Mentre lessate la pasta grattuggiate,direttamente in una padella, la zucchina, accendete il fuoco piano piano e aggiungete le alici, basterà poco perchè si sciolgano.
La zucchina perderà un po' d'acqua e si amalgamerà bene alle alici.

Tutto qua, aggiungiamo la pasta cotta,una bella mescolata, se volete un goccio d'olio.
Il sale non serve, una macinata di pepe ci sta bene.

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LA PERONOSPERA DEL POMODORO

.... del cetriolo,del peperone e dei frutti di bosco!!

Siamo invasi,credo che la causa principale sia la mia inesperienza, "bastava chiedere e ti dicevo come prevenirla" ha detto papà, ma io non sapevo cosa fosse, in linea di massima una secchezza generale, alcuni frutti con macchie scure.
Il giovanotto del consorzio ci ha consigliato di trattare l'orto col rame,lo faremo domenica,dopo aver raccolto il possibile,poi non potremo più mangiare nulla per una settimana.
Aggiornerò la situazione....non ci voleva proprio,i pomodori son quasi maturi, le melanzane belle pasciute....speriamo di salvarli!

Ci siamo consolati con la ricettina che pubblicherò nel prossimo post.

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lunedì 2 luglio 2012

TARALLI CON CIPOLLE

Ho raccolto due cipolle di Tropea appena tornata a casa, ci ho fatto un piccolo sfizio,facile facile,che si presta a tante variazioni, basta sostituire le cipolle con semi di finocchio,erbe aromatiche,olive o quel che vi viene in mente.

Iniziamo con gli ingredienti:
500 gr di farina00
150 ml di vino bianco
15 gr di sale fino
100 ml di olio extravergine d'oliva
mezza cipolla tritata

Mescoliamo tutto insieme in una ciotola,quando si è amalgamato lavoriamo il panetto finchè diventa liscio,poi lo lasciamo riposare 15 minuti a temperatura ambiente.
Stacchiamo piccoli pezzi dai quali ricavare dei cordoncini che chiuderemo a cerchio premendo bene sull'unione.
Mettiamo a bollire una pentola d'acqua con poco sale,quando bolle verseremo,pochi alla volta, i nostri taralli.
Con una schiumatola li togliamo dall'acqua quando salgono a galla e li mettiamo su una teglia coperta di carta forno.

Forno a 200 gradi, li inforniamo per 45/50 minuti a seconda della dimensione.

Quando sono freddi possiamo iniziare a sgranocchiare!!

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domenica 1 luglio 2012

MARMELLATA DI SUSINE SELVATICHE


OVVERO.... I BROMBOLI DEL VICINO
Il nostro vicino mi ha regalato delle susine selvatiche gialle...lui le chiama bromboli,io li ho sempre sentiti chiamare amoli....chissà quale sarà il nome giusto.
Ho unito qualche altro amolo rosso regalatomi dalla zia, e ho fatto un po' di marmellata.

Ci servono:
600gr di amoli, o bromboli o susine di qualunque tipo(peso da puliti e denocciolati)
350gr di zucchero
Uno spicchio di limone

Mettiamo sul fuoco un pentolino con la frutta,lo zucchero ed il limone.
Teniamo mescolato finchè la frutta inizia a sciogliersi,togliamo il limone dopo averlo schiacciato e con un frullatore ad immersione frulliamo tutto senza spegnere il fuoco.
Tenendo la fiamma bassa continuiamo a cuocere schiumando la parte bianca che salirà in superficie,servirà almeno un'ora.
Possiamo verificare che la marmellata sia pronta facendone raffreddare un cucchiaino su un piatto,quando non cola più è pronta e possiamo invasarla.
Mettiamo subito il coperchio,rovesciamo i barattoli e li facciamo raffreddare a testa in giù.

Una volta freddi li rigiriamo e controlliamo che siano sottovuoto.
Ora sono pronti per il pane o per una crostata!

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VERDURE MISTE IN AGRODOLCE

Ci servono:
500gr tra zucchine,carote e fagiolini
2 foglie di alloro
Mezzo litro di aceto
250 gr di zucchero
Olio extravergine di oliva
Sale grosso

Scegliamo solo verdure fresche,non rovinate,le laviamo e le tagliamo a tocchetti,raccogliamole in una terrina e le mescoliamo con 50gr di sale grosso.
Le lasciamo riposare per circa 3 ore mescolandole ogni tanto.
Le sciacquiamo bene per togliere il sale in eccesso e le rimettiamo nel contenitore con l'aceto per un'ora,sempre rimescolando ogni tanto per far insaporire tutto per bene.
Facciamo bollire un litro d'acqua con lo zucchero e l'alloro,dopo 10 minuti aggiungiamo le nostre verdure senza l'aceto e,a fuoco basso, le facciamo sobbollire per 10 minuti.
Avremo nel frattempo preparato due vasetti da 250ml,lavati,sterilizzati e con coperchi nuovi,anch'essi sterilizzati in acqua bollente.
Prepariamo un canovaccio pulito dove metteremo le verdure ad asciugarsi per 4 o 5 ore.
Inseriamo le versure nei vasi,asciutti e puliti e le ricopriamo di olio fino al bordo.Cerchiamo di non lasciare bolle d'aria all'interno.
Chiudiamo bene i tappi e sterilizziamo in acqua bollente per 45 minuti.

Si conservano 6 mesi.

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